Tab Article
L'art. 54 della legge n. 69/09 ha delegato il governo "ad adottare uno o più decreti legislativi in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione che rientrano nell'ambito della giurisdizione ordinaria e che sono regolati dalla legislazione speciale". Nell'esercizio della delega il governo era tenuto a mantenere fermi i criteri di competenza e di composizione dell'organo giudicante e a ricondurre i procedimenti contenziosi extra codice ad uno dei tre modelli processuali previsti dal codice di procedura civile, cioè: 1) al rito del lavoro 2) al procedimento sommario di cognizione di cui agli artt. 702-bis ss., con l'esclusione della conversione nel rito ordinario; 3) al rito ordinario degli artt. 163 ss.). Il decreto legislativo n. 150 approvato dal governo e pubblicato sulla GU del 21 settembre 2011 ("Disposizioni in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell'articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69") attua la delega. Possiamo parlare allora di riduzione e semplificazione dei riti? Il volume che licenziamo per le stampe offre una prima lettura al nuovo corpus normativo ed una meditata risposta a questo importante interrogativo.